martedì 13 luglio 2010

pc quotidiano 13 luglio - i processi di torino ThyssenKrupp ed Etenit

PROCESSO THYSSENKRUPP: UDIENZA DEL 13 LUGLIO
verso la fase finale - prossima udienza il 21 settembre

Quando questa mattina arrivo alla maxi aula uno di Palazzo di Giustizia, in verità con un assai congruo anticipo - sono le ore 8:30, mi trovo davanti uno spettacolo inconsueto per le giornate in cui è prevista un'udienza: la sala è totalmente deserta e le luci sono soffuse, come se non fosse in programma alcuna seduta.
Assalito da un dubbio, mi reco nel giardino interno del Tribunale in cerca di certezze circa lo svolgimento dell'udienza, e come per incanto compare il servo dei padroni Ezio Audisio.
Comincio a pensare di non aver sbagliato giorno, quando - nel mentre penso a cosa fare, dato che con quello là non ci parlo - si materializza davanti a me la sagoma dell'avvocato Stefania Maria Galliate, di Magistratura democratica, che si dirige con passo spedito e deciso verso l'aula da me abbandonata poco prima: rompo gli indugi e la seguo, trovando conferma dalle sue parole dell'effettiva esistenza della data processuale odierna.
Quella che è l'ultima giornata dibattimentale prima della pausa estiva inizia alle ore 9:35, con il deposito, da parte degli avvocati Stefania Maria Galliate ed Emanuele Crozza per Medicina Democratica ed il sindacato Flmu, di alcune memorie dei consulenti - a norma dell'articolo 121 del cpp che prevede il deposito delle memorie dei consulenti delle parti in qualunque momento del dibattimento.
Stessa cosa fa il pm Raffaele Guariniello che deposita tre memorie: una dell'ingegner Marmo, una del professor Rivella specifica sulla linea cinque, ed una propria del pm che ribatte alla consulenza del professor Cerri.
L'avvocato difensore Ezio Audisio si oppone con tutte le sue forze a queste nuove acquisizioni da parte della Corte, la quale a questo punto - sono le ore 10:00 - è costretta ad interrompere la seduta per redigere un'ordinanza e redimere la controversia.
Alle ore 10:50 la presidente Maria Iannibelli legge un dispositivo nel quale rigetta tutte le eccezioni della difesa perché manifestamente prive di fondamento.
A questo punto, vista la brutta parata, è il legale della difesa a presentare due documenti: uno è costituito dalle osservazioni dei suoi consulenti alla consulenza del dottor Fiorentini, perito di parte del pm, che ha consegnato il suo documento la scorsa seduta, l'altra è l'istanza di dissequestro della linea cinque; a quest'ultima richiesta Guariniello si oppone recisamente, nonostante dichiari "non vediamo l'ora di poterla dissequestrare", poiché fa osservare come potrebbe essere utile ai fini probatori negli altri gradi di giudizio.
Per concludere la presidente della Corte sospende l'udienza aggiornandola a martedì 21 settembre, quando verranno ascoltate le osservazioni delle parti sui documenti presentati in data odierna, prima di chiudere la fase dibattimentale e di passare a quella di discussione, che si aprirà con la seduta successiva, quella di mercoledì 29 settembre.
Torino, 13 luglio 2010

PROCESSO THYSSENKRUPP: UDIENZA DEL 9 LUGLIO
parla il servo dei padroni ...che basa tutto il suo sproloquio sui documenti scritti su carta, non tenendo in alcuna considerazione la realtà fattuale ...

La seduta odierna, che si apre alle ore 9:45, prevede l'audizione del professor Cerri, il consulente tecnico della difesa non sentito il 30 giugno scorso.

Il suo intervento consiste nell'illustrazione di una memoria scritta che contiene una massa enorme di cifre relative agli investimenti sostenuti dall'azienda per la sicurezza degli impianti dei due stabilimenti italiani, con particolare riferimento alle spese di manutenzione degli impianti antincendio; il tutto contestando, punto per punto, le perizie depositate dal professor Rivella nella sua qualità di consulente tecnico del pm.

Anche in questo caso, il servo dei padroni basa tutto il suo sproloquio sui documenti scritti su carta, non tenendo in alcuna considerazione la realtà fattuale; questo è tanto più vero se si tiene in conto che 'dimentica' la questione che fu l'ad Harald Espenhan a sospendere gli investimenti previsti per la linea cinque di Torino finché questa non fosse stata trasferita a Terni.

Ad un certo punto dell'interrogatorio, che dura meno di un'ora, si assiste ad un piccolo battibecco tra i due periti di parte che innervosisce l'avvocato Audisio, timoroso che anche questa sua carta gli si ritorca contro come tutti gli altri testimoni.

Al termine della deposizione, sono circa le ore 10:30, la presidente - Maria Iannibelli - sospende la seduta aggiornandola al 13 luglio, ultima 'fatica' prima della pausa estiva, durante la quale si esaurirà tutto quanto riguarda le parti; alla ripresa, il 21 settembre, si chiuderà la fase dibattimentale e prenderà avvio, il giorno dopo, la fase di discussione.

Torino, 10 luglio 2010

Stefano Ghio - Rete sicurezza Torino



PROCESSO ETERNIT: UDIENZA DEL 12 LUGLIO
:.....la volontà genocida di chi, pur essendo perfettamente a conoscenza dei danni alla salute e all'ambiente provocati dall'amianto, non ha mai informato i dipendenti dei rischi a cui andavano incontro ...

La seduta odierna si apre alle ore 9:50, a causa del fatto che il giudice Casalbore era precedentemente impegnato in un'altra udienza.

Le testimonianze di oggi sono cinque; nell'ordine: la signora Tiberti, attualmente segretaria della Camera del Lavoro di Alessandria ma negli anni settanta nella Camer adel Lavoro del comprensorio di Casale Monferrato; il signor Turino, giornalista, autore anche di un libro che raccoglie tutti i suoi articoli sull'argomento amianto; il signor Gnocco, dipendente della Eternit di casale Monferrato dal settembre 1960 al settembre 1983 e membro del Consiglio di fabbrica, in quota Fiom, dal 1970 al 1978; il signor Corradino, lavoratore della Eternit di Rubiera dal 1969 al 1992 (gli ultimi anni, dopo il fallimento della eternit Italia, alle dipendenze dela Eternit francese; la signora Galeazzi, dipendente fino al 2005 della Cgil provinciale di Reggio Emilia.

Tutti i testimoni toccano nuovamente i problemi concernenti l'ambiente e le condizioni di lavoro degli stabilimenti italiani della multinazionale svizzero-belga, ognuno per quel che concerne le proprie competenze specifiche.

Quello che appare assolutamente indubitabile è, ancora una volta, la volontà genocida di chi, pur essendo perfettamente a conoscenza dei danni alla salute ed all'ambiente provocati dall'amianto, non ha mai informato i dipendenti dei rischi a cui andavano incontro, e non ha mai fatto nulla per evitare, o almeno attenuare, le conseguenze del versamento degli scarti di lavorazione e del polverino nelle acque dei fiumi vicini agli stabilimenti.

La prossima seduta, che avrà luogo lunedì 19 luglio e sarà l'ultima prima della pausa estiva, prevede l'audizione degli ultimi otto testimoni delle parti civili.

Torino, 12 luglio 2010

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