giovedì 1 luglio 2010

pc quotidiano 1 luglio - viareggio vogliamo giustizia !

un resoconto immediato da viareggio da parte della delegazione nazionale
della rete presente




Ad un anno della strage, il popolo di Viareggio vuole giustizia per i suoi
morti.

Li ha ricordati in un clima carico di commozione e partecipazione allo
stadio dei Pini, vicino alla Darsena,

quando venivano ricordati ad uno ad uno. Morti che chiedono giustizia perchè
la manutenzioni e i

controlli sono un costo per i vertici delle ferrovie, morti ancora senza un
processo e con il rischio di

prescrizione del reato.

Una grande partecipazione popolare che è stato l'impegno innanzi tutto dei
comitati, quelli

dell'Assemblea 29 giugno e dell'associazione "Il mondo che vorrei" che non
hanno mai smesso di

denunciare chi sono i responsabili, che hanno tenuto alta la coscienza
civile della città, che stanno

portando avanti un'inchiesta indipendente anche sull'impatto ambientale
della strage (amianto e

conseguenze dell'incendio), che si sono battuti perchè Viareggio non subisse
l'offesa e l'oltraggio dei

politici, dal ministro dei trasporti Matteoli a Moretti, riconfermato da
questo governo nella carica di

amministratore delegato delle ferrovie.

La strage del treno ha richiamato a Viareggio anche i comitati popolari che
vogliono giustizia per le

vittime della casa dello studente de L'Aquila, della Moby Prince, della
scuola di S. Giuliano di Puglia,

uniti assieme ai comitati che si battono per la sicurezza sul lavoro, dal
Comitato Toffolutti ai ferrovieri

della rivista ancora IN MARCIA, a noi della Rete per la sicurezza sul
lavoro. Tutti con gli striscioni come

fosse un abbraccio intorno ai famigliari delle vittime di via Ponchielli e
ai partecipanti alla

manifestazione.

Prima dell'inizio della cerimonia allo stadio e del corteo, si è tenuta
un'assembleanella sala parrocchiale

di fronte allo stadio dei comitati che ha preso la decisione di organizzare
un Convegno per settembre che

ha per temi: uno sulla sicurezza nelle ferrovie e l'altro sul coordinamento
dei comitati presenti per

mobilitazione riguardo i processi e proposte di legge.

Intorno alle 21 il corteo è partito, con in testa i famigliari delle vittime
e, a seguire, le delegazioni dei

comitati con gli striscioni. Chi non si è unito è stato ai lati oppure ai
balconi ad applaudire il passaggio di

20 mila persone. Moltissime le bandiere listate a lutto fuori dalle case o
dagli esercizi commerciali.

Il corteo ha attraversato tutta la città, in un silenzio irreale, interrotto
da applausi e dai fischi dei treni

in transito. Fino ad arrivare in via Ponchielli, tutti stretti davanti alle
case sventrate dal fuoco fino a

liberare un lungo applauso alle 23.48 che è anche l'impegno per raggiungere
l'obiettivo di sicurezza,

verità e giustizia per Viareggio e per tutte le vittime per il profitto dei
padroni.



Rete nazionale per la sicurezza sul lavoro-
bastamortesullavoro@gmail.com
mailinglist
bastamortesullavoro@domeus.it

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