martedì 8 giugno 2010

pc quotidiano 7-8 maggio- documento del Partito Comunista del Perù -aprile 2010

Ai comunisti, al proletariato internazionale e alle masse oppresse del mondo.

“...mentre il marxismo leninismo ha ottenuto un riconoscimento della sua validità universale, il maoismo non è riconosciuto pienamente come terza tappa; dato che mentre alcuni negano semplicemente questa sua condizione, altri arrivano solo alla sua accettazione come “pensiero di Mao Tse Tung” e in sostanza in ambo i casi, con le ovvie differenze che tra di loro ci sono, negano lo sviluppo generale del marxismo fatto dal Presidente Mao Tse Tung; non riconoscere il suo carattere di “ismo”, di maoismo è negare validità universale e di conseguenza la sua condizione di terza nuova e superiore tappa dell'ideologia del proletariato internazionale: il marxismo-leninismo-maoismo, principalmente maoismo che innalziamo, difendiamo, applichiamo”.
“... la Grande Rivoluzione Culturale Proletaria in prospettiva storica è la cosa più importante dello sviluppo del marxismo-leninismo da parte del presidente Mao; è la soluzione del grande problema pendete della continuazione della rivoluzione sotto la dittatura del proletariato; “rappresenta una nuova tappa ancora più profonda e più ampia nello sviluppo della rivoluzione socialista del nostro paese...”
“... Il partito comunista del Perù, attraverso la frazione diretta dal Presidente Gonzalo che impulsò la ricostruzione, assunse il marxismo-leninismo-maoismo nell'anno 1966; nel '79 la parola d'ordine di innalzare, difendere, applicare il marxismo-leninismo-pensiero di Mao Tse Tung; nell'81 avanti con il maoismo; e nell'82, il maoismo come parte integrante e sviluppo superiore dell'ideologia del proletariato internazionale: il marxismo-leninismo-maoismo...”.
Documento Fondamentale PCP

Facciamo arrivare i nostri saluti comunisti a tutti i membri dei partiti comunisti e organizzazioni rivoluzionarie che combattono contro l'imperialismo e il revisionismo.
L'obiettivo... è servire a fare il salto che la rivoluzione mondiale domanda, il PCP sta chiedendo la realizzazione di una conferenza ampliata del MRI con la partecipazione di tutti i membri per trattare dalla nostra posizione i seguenti punti:
1) Bilancio dell'applicazione del maoismo. L'aspetto fondamentale del maoismo è la Grande Rivoluzione Culturale.
2) Esperienze del proletariato internazionale, principalmente di quelle che sviluppano la guerra popolare.
3) La lotta contro il revisionismo oggi.
Questa è la nostra posizione, ferma e determinata, come frazione dentro il movimento comunista internazionale.
E' una necessità la sistemazione dell'applicazione del maoismo per i comunisti nel mondo. Consideriamo farlo dal trionfo della rivoluzione cinese, tenendo presente la posizione del PCP che ha definito il maoismo come nuova terza superiore tappa del marxismo e che essere marxista oggi è essere maoista.

Compagni, sono 4 decenni di duro impegno per imporre il maoismo, compito che deve servire ad affermare e incarnare fermamente il maoismo e che si concretizza in più inizio di guerre popolari dirette da partiti comunisti.
Il Corim non può esimersi dalle sue responsabilità, ci sono passi dal trionfo della rivoluzione che il proletariato deve assimilare per la sua applicazione posteriore.
Così come ci sono problemi nella linea ideologica e politica che l'MRI non ha saputo impiantare correttamente e non ha preso posizione al momento della lotta contro il revisionismo di oggi.
Vi è mancanza di comprensione e in alcuni casi anche opposizione alla questione del potere.

Il fondamentale del maoismo è il potere, il potere sotto la direzione del proletariato nella rivoluzione democratica, il potere per la dittatura del proletariato nelle rivoluzione socialiste e culturali; è il potere basato su una forza armata diretta dal partito comunista, conquistato e difeso mediante la guerra popolare.
Per noi questo è di vitale importanza. Siamo di fronte ad una sottovalutazione da cui deriva una posizione di guerra popolare senza costruire il potere, e questa non è una guerra popolare maoista; e la rivoluzione non può avanzare, vedi la situazione del Nepal.
Questo è un problema principale che si deve trattare ampiamente nel MRI e tenere una posizione ferma.

La Grande Rivoluzione Culturale implica un salto nello sviluppo della dittatura del proletariato nel coinvolgimento del proletariato nel potere, nel maneggio magistrale che ha fatto il presidente Mao nella lotta tra le due linee nella GRP e di come affrontare la contesa di restaurazione e contro restaurazione, il ruolo della milizia (il mare armato delle masse) ci arma ideologicamente e politicamente per affrontare i problemi nuovi che ha la rivoluzione mondiale e qui nel Perù.
Come costruire un partito comunista per dirigere la guerra, militarizzato, una volta iniziata sviluppare la guerra popolare fino al comunismo, con il mare armato delle masse, così non si rovescia la rivoluzione e come combattere i nuovi revisionisti, vedere la loro essenza e la loro prospettiva di collusione con i loro nuovi padroni.
Sulla nostra esperienza di partito. Il Pcp applicando il marxismo-leninismo-maoismo, principalmente maoismo, applicando i principi di costruzione concentrica dei tre strumenti della rivoluzione, la militarizzazione del partito, l'applicazione del principio di llevatura e capi della rivoluzione, che la rivoluzione non si dirige dalle carceri, impossessarsi e partire dai principi ci permette di proseguire lungo la strada tracciata dal partito e dal congresso; abbiamo sventato la presa dei comitati regionali dalla LOD che pretendeva prendere d'assalto, rispondendo a questi miserabili in forma contundente e come capitolatori quali sono, il loro ruolo è essere cancellati. A nulla gli è servito montare le false lettere di pace (scritte da Merino Bartel), video diretti e editati personalmente da Montesinos e canali televisivi, portati nelle carceri per controllare coordinandosi con Morote, Cox, Maria Pantoja, Miriam; le cosiddette autocritiche con gli opuscoli del SIM di Lancy, Roldan, Julio, ecc.
Siamo forgiati nella guerra che non si è fermata neanche un minuto, così semplicemente non ammainando la bandiera della rivoluzione sotto alcuna circostanza, la questione è proseguire applicando i principi.
La Direzione è stata isolata dal suo arresto, non c'è una data per una presentazione pubblica e diretta, solo lettere, video, libri, centrati su pronunciamenti di capitolatori.
Oggi al reazione consigliata dall'imperialismo Yankee sta definendo una nuova legge sul pentimento; dicono: “la precedente ha assolto al suo compito, ora bisogna attualizzarla”. Hanno contrattato con consiglieri israeliani, la CIA non è bastata; il Mossad dice: servono per la lotta antisovversiva elicotteri notturni con più potenza di fuoco, questo richiede più soldi dal parlamento, hanno cambiato le funzione dei giudici nelle zone di emergenza, ora lo fa direttamente la polizia e c'è una nuova legge – la cosiddetta “dell'impunità” - con la quale la polizia è autorizzata a sparare senza rispondere per questo; ora dicono che combattono il narcoterrorismo (come in Afghanistan per l'oppio e in Colombia e in Perù per la cocaina).

Sulla guerra popolare: centrando sulla costruzione del nuovo potere, sulla fluidità della guerra popolare, sull'esercizio della dittatura congiunta nei comitati popolari, ci ha permesso di affrontare con successo la flessione causata dall'arresto della Direzione e di gran parte dei dirigenti.
Applicando il principio che i comunisti che restano hanno l'obbligo di proseguire e mantenere la rotta della rivoluzione, il principio che il partiti comanda il fucile, integrando la milizia dentro l'esercito, ci ha permesso di raggruppare e dirigere complessivamente l'esercito, sventando il rischio che potesse essere usato dalla LOD.
Consideriamo che nella rivoluzione in Nepal è inammissibile che si smobiliti l'esercito rivoluzionario e che si consegnino le armi “diretti” dall'ONU, il partito deve stare dentro l'esercito, questo sostiene il nuovo potere, senza di esso il popolo non ha niente e la rivoluzione in Nepal terminerà in un genocidio.

La lotta contro il revisionismo attuale, l'esperienza del proletariato internazionale mostra che il revisionismo e i golpe controrivoluzionari si sviluppano dentro il Comitato centrale, vedi Pcus, PC cinese, PCP, PC Nepal, nei momenti in cui la rivoluzione si trova davanti a salti o ripiegamenti, di fronte alla perdita o alla detenzione delle Direzioni, Pcus, PCC, PCP.

Prima revisionando la linea ideologica e politica, poi successivamente negare tutto apertamente, alzando le bandiere rosse del comunismo e le immagini di Mao, nel nostro caso, e del Presidente Gonzalo, per reprimere e schiacciare la sinistra e così frenare la rivoluzione.

Il revisionismo appellandosi alle nuove circostanze dice: “... il Pop ha fatto un giro strategico dopo la detenzione del Presidente Gonzalo e della Direzione Centrale Storica, da cui si sono avuti lo sviluppo di Nuova Strategia, Nuova Linea Politica Generale, Nuova Tattica, nuovo lavoro di costruzione, lavoro di massa, ecc., una nuova linea che si è dovuta imporre in lotta, sconfiggendo la linea anteriore,...”
Domandiamo, quando lo hanno fatto? Essi si sono coordinati con Fujimori e questi lo ha presentato al mondo, così è avvenuto, egli ha pianificato il volantinaggio in elicottero su Ayacucho, in Huallaga, università, ecc. E' stato forse un comitato regionale o un organismo generato a fare questo? Quale? Sono state le forze armate dirette dal SIN-CIA, ora per riciclarsi intendono partecipare alle elezioni presidenziali del 2011, e la LOD del Nepal? Uguale. Che ha detto il Corim di fronte alla capitolazione, di fronte a questi nuovi revisionisti “elettorali”? Solo “investigar”. Adesso basta! Al di là della detenzione della nostra Direzione e di gran parte della direzione e dell'infiltrazione della reazione nel nostro partito, la lotta contro la LOD appoggiata dalla CIA, ci dà grande lezione nell'assunzione di nuovi compiti, e nel fare il bilancio dell'applicazione del maoismo affinchè serva per iniziare più guerre popolari.
L'appello del Comitato Centrale e di tutto il partito è esigere la presentazione pubblica dal vivo e diretta del Presidente Gonzalo, è una domanda dei comunisti, e mettiamo in chiaro che i miserabili compromessi nell'isolamento della Direzione avranno sanzioni che il partito già ha stabilito, da Fujimori, a Garcia, a Gampetri, fino agli avvocati che nel '93 dicevano: “... il presidente non vuole che lo difendiamo..., “ dice che questo contrasta con gli accordi di pace..., ora dicono di essere i paladini, i difensori “candidati di elezioni”. Noi non ci dimentichiamo, diciamo questo per far ricordare loro ciò che hanno detto. Tempo più tempo meno.

VIVA IL MAOISMO!
INNALZARE, DIFENDERE E APPLICARE IL MARXISMO-LENINISMO-MAOISMO, PRINCIPALMENTE MAOISMO!
VIVA IL PRESIDENTE GONZALO DIREZIONE DEL PARTITO E DELLA RIVOLUZIONE!
VIVA IL PARTITO COMUNISTA DEL PERU' MARXISTA-LENINISTA-MAOISTA, PENSIERO GONZALO!

Aprile 2010

PCP Comitato Centrale

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