venerdì 25 giugno 2010

pc quotidiano 25-26 giugno - lo sciopero della Cgil è al servizio a suo modo dell'interesse generale dei padroni

molto scarsa la partecipazione dalla maggior parte delle fabbriche, manifestazioni in prevalenza fatte di pensionati e funzionari e attivisti sindacali, sostenuti e gonfiati nei numeri da forze dell'opportunismo di destra nel sindacalismo di base e di classe, gruppi comunisti eclettici e confusi, incapaci di sostenere le posizioni del sindacalismo di classe e l'autonomia politico del proletariato
contro la manovra sbagliata di berlusconi per la manovra giusta quella del PD di Bersani, ossequiosa delle posizioni di Confindustria e dentro le esigenze del capitale italiano e internazionale
La CGIL di Bersani-Camusso sono ora l'arma a disposizione della Fiat di Marchionne, per isolare l'opposizione operaia e far passare quello che con il referendum non è passato
Non capire da che parte stare in questa occasione, non capire che il nemico principale è il partito della conciliazione la cui base di massa e puntello è offerta dalla CGIL di Bersani è segno della debolezza ideologica teorica e politica
che caratterizza le avanguardie operaie e molti che si dicono comunisti o rivoluzionari
significa seminare confusione e danneggiare il movimento dei lavoratori e il movimento comunista
andare controcorrente con serietà determinazione piccoli passi ideologici, politici, organizzativi è l'unico vero compito dei comunisti e delle avanguardie proletarie coerenti qui e ora

proletari comunisti -PCmItalia
ro.red@libero.it
25-6-2010

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