martedì 8 giugno 2010

pc quotid 7-8 giugno - per Avni Er presidi a Bari e Torino

Il 10 giugno 2010

in occasione dell'udienza che deciderà il destino di Avni Er
presidio davanti al Tribunale civile di Bari,

in Piazza Enrico De Nicola 1
dalle h. 8.30 fino alle h.16
in difesa dei diritti umani,
contro l'espulsione in Turchia!




In concomitanza con l'udienza di Bari
presidio davanti al Tribunale di Torino
Giovedi 10 Giugno dalle h. 9.00


per info su Avni: www.avni-zeynep.net


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"Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio
delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto
d'asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite
dalla legge". (art.10 della Costituzione italiana).

LIBERTA' PER AVNI ER!
SI ALL'ASILO POLITICO IN ITALIA
NO ALL'ESPULSIONE IN TURCHIA


Il 10 giugno 2010 al Tribunale di Bari è in programma una nuova udienza di
appello in cui viene discussa la richiesta di asilo politico in Italia di
Avni Er, comunista turco che se espulso nel suo paese rischierebbe il
carcere, la tortura e la morte, come è capitato a tanti altri suoi compagni
che hanno avuto il coraggio di denunciare e combattere le violenze del
regime turco, perpetrate in particolare nei confronti degli oppositori
politici.
Nella scorsa udienza del 18 maggio il giudice ha acquisito nuova
documentazione presentata dai difensori di Avni, mentre d'altro canto l'Avvocatura
dello Stato si è costituita parte avversa.
Il 28 maggio poi il governo italiano ha risposto all'interrogazione
parlamentare presentata dal deputato Dario Ginefra del PD sulla richiesta di
status di rifugiato politico presentata da Avni Er (consultabile insieme
agli altri documenti sul sito www.avni-zeynep.net). In essa il
sottosegretario all'Interno Michelino Davico afferma tra l'altro:
"La competenza del Ministero dell'interno si esaurisce con la pronuncia
della Commissione territoriale che - tengo a sottolinearlo - ha trattato l'istanza
nel pieno rispetto dei termini. Ogni valutazione sulla legittimità della
decisione adottata da quest'ultima è riservata alla competente Autorità
giudiziaria, nei confronti delle cui decisioni il Governo non può esercitare
alcuna forma di condizionamento, per rispetto ai principi di autonomia e
indipendenza sanciti dalla Costituzione."
Sappiamo tutti che questo corretto pronunciamento spesso rimane sulla carta
in quanto le prese di posizione contro questo o quel giudice (nonché nei
confronti della magistratura in generale) sono prassi frequente da parte di
diversi esponenti della maggioranza di governo, e ciò è avvenuto anche
riguardo al caso specifico di Avni Er.
Altra circostanza emblematica di quello che è il contesto nel quale si sta
giocando questa partita è stata la pubblicazione del rapporto 2010 di
Amnesty International, che contiene aspre critiche alla politica italiana
nei confronti di immigrati e richiedenti asilo e all'operato della polizia
in alcuni casi eclatanti (Emmanuel Bonsu, Stefano Cucchi); contro questo
rapporto è insorto lo stesso ministro Frattini, definendolo "indegno"!
In sostanza quello di Avni può essere visto come un caso specifico di una
lotta più generale per la difesa dei più elementari diritti umani, che in
molte circostanze nel nostro paese vengono già apertamente violati, e per
questo a maggior ragione invitiamo tutti gli individui, le associazioni, le
forze politiche moralmente sensibili a prendere in vario modo posizione in
suo favore.

firmiamo l'appello di Amnesty International in difesa di Avni Er
(http://www.amnesty.it/rimpatrio_tortura_turchia.html)

Antifascisti torinesi
(contatti: colcompiemonte@yahoo.it - 3476558445)

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