martedì 1 giugno 2010

pc quotidiano 1 giugno - I Draghi della macelleria sociale

Il governo Berlusconi, lo dicono tutti, ha varato una manovra finanziaria da “Draghi” le cui bocche di fuoco bruceranno tantissimi posti di lavoro, salari, stipendi, peggiorando le condizioni di vita e di lavoro di milioni di lavoratori. E ne risentiranno pesantemente anche le masse popolari in termini di minori servizi, data la conferma di tagli in ogni settore. Una manovra avallata dalle dichiarazioni “autorevoli” del governatore della Banca d’Italia, Draghi appunto, che afferma che era necessaria, inevitabile, e dal presidente Napolitano che firma! Naturalmente!

Le valutazioni di Draghi, chiudono il cerchio sulla manovra, e mettono tutti d’accordo anche se con “accenti diversi”: la Marcegaglia, in rappresentanza degli industriali, dice che le dichiarazioni sono uguali al suo programma dato che soprattutto si parla di riduzione della spesa; Epifani, segretario generale della Cgil, la trova onesta e interessante, la Cisl di Bonanni dice c’è macelleria sociale quando si evadono le tasse…

E lo stesso Draghi definisce la manovra “macelleria sociale”. Nemmeno lui trova altre parole per descriverla ma trova, invece, il colpevole, che non è il classico “governo ladro”, in questo caso il governo Berlusconi, ma gli evasori fiscali… anzi, l’evasione fiscale! definizione abbastanza indefinita da rendere introvabile il colpevole. E bravo Draghi! (si fa per dire, dato che dei veri meccanismi economici e quindi della crisi di cui tanto parla non capisce niente, ma d'altronde non è questo il suo compito principale!). Ha trovato un’ottima mossa per sviare l’attenzione generale dai problemi veri delle masse.

E quindi tutti a picchiare duro contro questi delinquenti di evasori fiscali. E chi sarebbero in sostanza? Non certo gli operai e i lavoratori, non certo i pensionati e giovani e donne disoccupati di cui parla Draghi. Ad evadere le tasse è sempre la borghesia, piccola, media ma soprattutto la grande che porta i soldi all’estero, investe i miliardi di rendite e profitti nei paradisi fiscali, e quindi si tratta in buona parte degli stessi che denunciano l’evasione come fenomeno deplorevole e che il governo, facendo proprio il contrario di ciò che auspica Draghi, aiuta con leggi fatte apposta come lo scudo fiscale. Insomma, puro “assistenzialismo statale” di cui godono i padroni.

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