venerdì 18 giugno 2010

pc quotid 18-19 giugno - E' emergenza sicurezza sul lavoro nei Porti

Nei Porti si continua a morire. Schiacciati, annegati, esposti alla nocività, i lavoratori portuali stanno dando un pesante tributo di sangue ai profitti dei padroni terminalisti. A Livorno in tre giorni sono morti sul lavoro 2 lavoratori, di cui uno era immigrato. Un autista di tir è stato travolto da alcuni tubi di acciaio da 16 metri caduti da un forklift mentre venivano trasbordati dal suo camion. "Era un carico insicuro e pericoloso" ha detto il sostituto procuratore dopo il primo sopralluogo al varco Galvani del porto di Livorno. Un'ennesima morte annunciata.
Morti dimenticati troppo in fretta dal chiasso vergognoso di padroni e governo sul primato della libertà d'impresa, mentre preparano l'attacco allo Statuto dei Lavoratori e alla Costituzione e impongono il diktat fascista agli operai di Pomigliano.
Da CGIL-CISL-UIL nessuna risposta per fermare la mattanza di operai nei luoghi di lavoro, nessuno sciopero di tutti gli scali marittimi per bloccare le merci dei padroni e difendere la vita dei lavoratori.
Dalle istituzioni, dai comuni e dal carrozzone burocratico delle Autorità portuali a loro legati, le solite frasi di cordoglio che non costano nulla mentre, invece, la voce grossa la fanno, eccome, in questi giorni impegnati a fare opposizione alla bozza del disegno di legge del governo sul 'Riordino della legislazione in materia portuale' (approvato dal Consiglio dei Ministri del 16 aprile 2010), preoccupati
dell'autonomia finanziaria che perderebbe il loro sistema concertativo e "federalista" di sfruttamento (comuni, cooperative, compagnie portuali). Tutti sensibili alla libertà d'impresa e indifferenti alla sicurezza dei lavoratori.
E' un girone infernale il porto, come denunciamo da tempo: non c'è sicurezza, non ci sono controlli, i confederali sono i nuovi caporali che organizzano lo sfruttamento di cui i lavoratori interinali sono l'anello più debole e poi i ritmi di lavoro che non danno tregua ai portuali.
Ai portuali facciamo appello come Rete per la sicurezza sul lavoro, ad autorganizzarsi e a unire la loro rabbia assieme alla nostra e di tutti coloro che si manifesteranno a Viareggio il 29 giugno per la strage di un anno fa. Uniti con la Rete contro i padroni assassini!

Rete per la sicurezza sul lavoro-Ravenna
cobasravenna@libero.it

18/06/2010

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