sabato 8 maggio 2010

pc quotid 8 maggio- chi pagherà l'emergenza crisi ?

Le convulse vicende che scuotono i mercati finanziari, con epicentro in Grecia, scuotono ora tutta l'Europa.
Il legame sempre più instanteo e globalizzato del sistema capitalista-imperialista mostra tutta la sua portata nel termometro centrale di borse e mercati finanziari.
Speculatori... si certo ma come punta di iceberg di un insieme grande e fragile nello stesso tempo.
E' la crisi...bellezza!
C'è tempo per l'analisi dettagliata che nel generale colga il particolare.
Ora bisogna cogliere il senso e gli effetti immediati.
Quello che decidono nei vertici di emergenza sono sostegni alle banche e al capitale e scaricamento sui proletari e masse popolari, attraverso manovre correttive e provvedimenti di emergenza centrati fondamentalmente sul taglio della spesa pubblica, quella sociale - sanità prima di tutto - e quella in salari, stipendi, pensioni prima di tutto, con effetti recessivi quindi ancora licenziamenti e taglio del precariato nel pubblico prima di tutto.
Ordine pubblico, militare, nucleare non si toccano, anzi ..., così come sono fuori gioco per Governi di centro destra come di centrosinistra e padroni, tasse ai ricchi, politiche antievasione fiscale, taglio del costo della politica corrotta ecc.
Bene... procedete....avanti verso la esportazione della 'tragedia greca'.
Noi siamo per l'approfondimento della crisi, per lo scontro sociale, bisogna
costruire nella crisi lotte, sindacalismo di classe, opposizione sociale, ma ancor più partito proletario rivoluzionario, per difendersi e attaccare, per puntare al cambiamento e al rivolgimento necessario di parte proletaria e popolare.

Nella dichiarazione congiunta del 1 maggio sottoscritta da proletari comunisti-PCm Italia e per ora dai comunisti marxisti-leninisti-maoisti francesi,canadesi,turchi indiani-naxalbari si scrive:
"Sempre più per avanzare e rafforzarsi il movimento operaio e popolare ha bisogno di un'organizzazione rivoluzionaria e di una strategia rivoluzionaria per rovesciare la borghesia (e tutte le classi dominanti) e conquistare il potere.
Finchè il proletariato non sarà al potere, è illusorio pensare che la sua sorte possa migliorare!"

ecco appunto quello che volevamo dire e fare..facendo

proletari comunisti
8 maggio 2010

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