martedì 18 maggio 2010

pc quotid 18 maggio-DUE FACCE DI UN FALLIMENTO: CRISI DELL’EURO E “OPERAZIONE DI PACE” IN AFGHANISTAN

In queste ore sono davanti gli occhi di tutti i tentativi del governo Berlusconi di porre rimedio a due patate bollenti : la Crisi economica e i soldati morti in Afghanistan. E come sempre il governo utilizzando, mistificazione-amor patrio-demonizzazione del nemico, cerca di difendere, con le unghia e i denti, i suoi interessi imperiali. E ancora una volta “le soluzioni” vengono scaricati sulle masse, dall’Italia all’Afghanistan, nello stesso modo: Militarizzazione e “Bombardamenti Mirati”. Che all’interno prendono il nome di Tagli alla spesa pubblica-blocco del rinnovo dei contratti-ulteriore tassazione-collegato lavoro; all’esterno si chiamano “cordoglio da coccodrillo” per le “povere” vittime degli “attacchi terroristici”-più truppe anziché il ritiro. Ma i colpevoli della Crisi sono loro che assetati del sangue dei popoli, vorrebbero succhiare all’infinito la vita delle masse. Sono loro -congrega di corrotti e corruttori-“papponi” della politica-putrido assembramento di fannulloni e lascivi utilizzatori finali- la causa della Crisi, le Banche hanno solo eseguito i loro ordini, e infatti le hanno ri/finanziate. Sono loro, novelli colonialisti, i mandanti della morte dei soldati italiani –ieri in Iraq, oggi in Afghanistan- trasformati in moderni mercenari, o facendo leva sul ricatto occupazionale o alimentando le “aspirazioni” di invasati rambo moderno fascisti, che in nome del loro profitto fanno la guerra ai popoli del mondo. Sono loro i veri “terroristi” e non i popoli che si ribellano e combattono i loro governi fantocci, la loro barbarie, la loro bramosia i sangue delle masse. Per il governo Berlusconi sembra più una “manna dal cielo” che “una giornata di lutto” quanto successo in Afghanistan. Sembra l’occasione “caduta a fagiolo” per distrarre i lavoratori-i giovani-le masse dall’ondata di scandali che li vede protagonisti e così fargli inghiottire la loro Cura. E di conseguenza, pensando di essere eterni -non fanno mea culpa-non sono disposti a pagare le loro colpe-non si vogliono ritirare in buon ordine-, in questo supportati più che da un’opposizione “balbuziente” da un’opposizione connivente.
I lavoratori, le masse popolari, di questo paese non possono farsi abbindolare e schiacciare dalle parole e i fatti di questo governo, ma devono guardare a quanto ci dicono i lavoratori e i popoli del mondo, dalla Grecia all’Afghanistan-dall’India alle Filippine, “se gli imperialisti non vogliono sparire dalla faccia della Terra, se non vogliono ritirarsi nel dimenticatoio della storia” allora “è giusto Ribellarsi, è giusto Organizzarsi, è giusto Unirsi”, per dargli una “mano” a fare questo passo

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