martedì 9 marzo 2010

Opportunisti e rivoluzionari. Lotta di classe

Mentre i gruppi opportunisti di diverso genere - neorevisionisti, ml, operaisti, movimentisti - si trastullano in diversi giochi: presentazioni di liste elettorali, appoggio a liste elettorali squalificate come quelle dell'accoppiata PRC-Pdci, pressioni dal basso perché ridiventino comunisti (comunisti uniti) tutt'altro che di base, volantini-proclami continuamente smentiti dalla pratica effettiva nella lotta di classe, a cui sostanzialmente non partecipano, coordinamenti operai né carne, né pesce, per non fare né vero sindacato di classe né contribuire seriamente alla costruzione del partito della classe operaia, attivismo nella lotta di classe all'insegna del movimento è tutto il fine è nulla; proletari comunisti promuove la mobilitazione e la riflessione delle donne proletarie l'8 marzo e il convegno 13-14, prosegue con metodo nello sviluppo e sostegno della rete nazionale per la sicurezza
sui posti di lavoro - convegno a Ravenna il 13, mobilitazione nazionale immigrati e morti sul lavoro in aprile -, è impegnata a costruire scadenze di lotta che possano essere di riferimento all'insieme del movimento proletario, Termini Imerese non deve chiudere, per una manifestazione nazionale a Termini, unità dei disoccupati, a partire da Taranto e Napoli, nella lotta per il lavoro.
Intanto, in ogni posto di lavoro in cui siamo presenti, pochi, troppo pochi, purtroppo, ci battiamo per il sindacato di classe, in un rapporto di unita-lotta con le avanguardie operaie, contro ogni sindacalismo di base autoreferenziale e contro il codismo verso la Fiom.
Mobilitiamo i giovani là dove siamo presenti nell'antifascismo militante e per la costruzione su scala nazionale di una rete antifascista-antirazzista-antirepressione
che permetta all'insieme del movimento, contro ogni logica da piccolo gruppo e di settarismo, di fare un salto di qualità in tutto questo.
A l'Aquila siamo l'unica voce politica che unisce denuncia e indicazione, mentre le masse cercano con difficoltà di prendere la lotta e il proprio destino nelle proprie mani.
Su scala internazionale abbiamo promosso e realizzato un importante convegno internazionale, i cui atti diranno una parola in più e innovativa sul difficile problema di costruire partiti comunisti, autenticamente rivoluzionari, marxisti-leninisti-maoisti, nei paesi imperialisti, in cui sono state prese importanti decisioni di prospettiva.
Una campagna internazionale a sostegno della guerra popolare in India, un messaggio internazionalista per il primo maggio capace di arrivare ed essere diffuso in tante parti del mondo, la costruzione di un soccorso rosso proletario internazionale che veda protagonisti i partiti e le organizzazioni di massa rivoluzionarie oltre le pur importanti e lodevoli iniziative di amici e parenti di prigionieri politici.

Questo lavoro fatto sia pure con piccole forze e spesso embrionale è un esempio e un contributo di come si possa fare partito-fronte-sindacato di classe-linea di massa,
organizzazione della gioventù, organizzazione delle donne, nella realtà complessa e difficile di un paese imperialista e nella situazione quanto mai controcorrente come quella politica nazionale e internazionale.

Il rafforzamento e la crescita delle nostre pubblicazioni
- proletari comunisti
- la rivista la nuova bandiera
- i fogli e le pubblicazioni specifiche
- i blog
sono attualmente il compito principale in cui in questi mesi ci cimentiamo per dare la possibilità a tutti di conoscere il nostro lavoro, discuterlo con argomenti e fatti riconoscibili e permettere a tutti di unirci per fare quello che facciamo molto meglio e di fare altro che serve al grande salto per il nuovo inizio necessario al movimento operaio e popolare.

proletaricomunisti - PCm-italia
9 marzo 2010

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