sabato 27 marzo 2010

Boicottaggio elezioni a Taranto

Boicottaggio delle elezioni a Taranto


La campagna di massa lanciata da proletari comunisti, sostenuta autonomamente dallo slai cobas per il sindacato di classe, a Taranto è stata davvero ampia e ha raggiunto tutti i settori della classe operaia e delle masse popolari.
Non è stata affatto una generica campagna astensionista ma una vera iniziativa di lotta, partita dai Disoccupati Organizzati, che, con lo striscione "niente lavoro niente voto", ha toccato, oltre che i disoccupati, i quartieri più disagiati
della città ed è apparsa per questo diverse volte nei telegiornali locali.
Subito dopo sono stati gli operai Ilva somministrati licenziati, 750 che
hanno partecipato ad assemblee sindacali cgil-cisl-uil e qui invitato massicciamente alla protesta del voto. Anche in questo caso la stampa locale ha dovuto dare molto spazio alla campagna, che è arrivata in fabbrica e sul territorio a Taranto e provincia - dove altre realtà hanno protestato in questo modo.
proletari comunisti ha deciso di dare vita a un giornalino locale, U' Vurp, che ha amplificato con denuncia e ironia il messaggio che così è arrivato nei bar, nei luoghi di ritrovo, diffuso capillarmente ovunque.
Infine, un massiccio volantinaggio fatto da numerosi compagni operai, disoccupati, ha battuto a tappeto le fabbriche Ilva, dando un ulteriore sostegno e orientamento politico al comportamento spontaneo delle masse operaie.
Il boicottaggio così è divenuto di fatto un orientamento operaio e popolare di massa,
un modo attivo di fare politica del proletariato alternativo alla demagogia dei candidati e alla povertà politica e sociale della falsa sinistra.
In questo senso da Taranto viene una indicazione che va estesa e generalizzata.


proletari comunisti
ro.red@fastwebnet.it
slai cobas per il sindacato di classe
cobasta@fastwebnet.it

27-3-2010

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