mercoledì 17 febbraio 2010

Lo stato di polizia a Taranto

proletari comunisti si unisce alla denuncia e fa appello al massimo sostegno della lotta dei disoccupati
17-2-2010


Invece che lavoro - polizia.
Andando su questa strada la città si incendierà

Anche oggi in occasione dell'incontro previsto presso l'assessorato provinciale al lavoro di via Tirrenia l'edificio era presidiato da uno straripante schieramento di polizia.
Dato che on era in programma altro che un normale incontro sindacale, questa è una oggettiva intimidazione che vuole scoraggiare e ricattare i disoccupati dal partecipare alle manifestazioni, ridimensionare le loro giuste e sacrosante richieste
di lavoro, creare tensioni per costruire denunce, arresti, montature giudiziarie contro i disoccupati organizzati e lo slai cobas per il sindacato di classe, colpevole di organizzare la lotta dei senza lavoro, senza casa, dei precari, colpevole di dare voce a chi non ha voce e non di far parte delle consorterie ad
escludere rappresentate da sindacalisti confederali e rappresentanti istituzionale.
Dopo le cariche al ponte con ferite anche di donne, dopo che al Comune si è barricato tutto per impedire ai disoccupati di entrare - sequestrando pure gli impiegati che non potevano uscire - anche con nuove cariche poliziesche, dopo che in occasione della manifestazione corteo cittadino, regolarmente autorizzata, sono stati commessi soprusi per impedire la normale conclusione del corteo sotto la Prefettura, ora questo andazzo deve finire!
Se non si vuole che i disoccupati organizzati e lo slai cobas siano costretti ad utilizzare altri mezzi per far riconoscere il diritto al lavoro e il diritti di manifestare.

Troviamo scandaloso che il nuovo Prefetto non si sia degnato ancora di incontrare i rappresentanti dello slai cobas e dei disoccupati organizzati per ascoltare le loro istanze.
Troviamo scandaloso che il nuovo prefetto abbia fatto più vertici per la sicurezza che vertici per il lavoro - fino a ipotizzare, in questa città derubata e devastata, le telecamere nelle biglietterie.
Troviamo scandaloso che il presidente Florido, il sindaco Stefàno, appaltino alle forze di polizia invece che alle risposte alle richieste la gestione del rapporto
con i disoccupati organizzati.

Ma se pensano di intimidirci si sbagliano.
Lo diciamo e lo ripetiamo:
chi semina vento raccoglie tempesta!

Invitiamo caldamente a cambiare registro.
Gridiamo: via la polizia dalle lotte sociali!
La libertà di manifestare, lottare e organizzarsi è tutelata dalla Costituzione e risponde all'esigenza di un normale rapporto di forza.


disoccupati organizzati
slai cobas per il sindacato di classe - Taranto
17-2-2010

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